Recensione di MoonScythe: la freccia
MoonScythe: la freccia è un dark fantasy ben scritto e ben pensato che vi stupirà. 🌟
Il libro di cui vi voglio parlare oggi è MoonScythe: la freccia di Simona Lazzaro.
Questo libro mi aveva attirata fin da subito per il modo in cui l'autrice l'ha presentato sui suoi canali social. Penso che Simona Lazzaro abbia fatto davvero un buon lavoro nel presentare MoonScythe e anche per questo mi ha incuriosito così tanto.
Un dark fantasy in piena regola
Ci troviamo davanti a un dark fantasy. È una storia che per certi versi può quasi sfociare nel grimdark, per cui vi avviso subito che sono presenti molti temi e scene forti. Potete trovare nella pagina Instagram dell'autrice una lista con tutti i trigger warning.
Personalmente, non ho trovato che queste scene andassero poi così nel dettaglio, ma vi consiglio di andare a leggere la lista per sicurezza.
Il mondo di Tzrekant: l’ambientazione
Il libro è ambientato nel mondo di Tzrekant. Una delle caratteristiche che più saltano all’occhio è che i mari sono infestati da sirene. Non aspettatevi però le bellissime sirene delle fiabe; quello che troviamo sono creature mostruose, che uccidono chiunque osi avvicinarsi all’acqua. Le sirene sono sanguinarie, violente, e portano avanti una logorante guerra contro gli umani.
Questo rovesciamento del tropo mi ha interessata fin da subito. Inoltre, le informazioni ci vengono date quasi con il contagocce e questo è secondo me il vero punto forte del libro: ti fa venire davvero voglia di andare avanti con la lettura per scoprire tutti i segreti del suo mondo.
A proposito del mondo, all'interno del libro troviamo anche una mappa che è davvero fantastica e molto dettagliata, disegnata in modo superbo.
I tre protagonisti
Il romanzo presenta una narrazione da più punti di vista. Abbiamo tre protagonisti principali e diversi altri personaggi secondari.
Il primo protagonista è Donovan e il suo POV è in prima persona. Di solito sono molto scettica davanti alla scelta di alternare la prima e la terza persona, ma devo dire che in questo libro la cosa è molto riuscita, anche perché si tratta di un diario. Il POV di Donovan è stato il mio preferito: lui come personaggio è davvero molto interessante, in ogni sua sfaccettatura e contraddizione.
Il secondo personaggio è Rory, che noi vediamo inizialmente da bambina e durante la storia assistiamo poi alla sua crescita. Opinione puramente personale: penso che il suo POV fosse quello più debole fra i tre. È comunque un personaggio riuscito e interessante, ma la sua storia è quella che mi ha appassionata di meno.
Il terzo personaggio invece è Aconito, una maestra di veleni. Ho trovato molto ben fatta la sua trasformazione graduale e quello che potremmo definire un arco di corruzione.
Una storia ben costruita
In generale penso che tutta la storia sia costruita benissimo. Raramente mi è capitato di leggere delle storie che fossero costruite e pensate così bene. E questo non è un complimento che faccio spesso.
Se proprio devo trovare un difetto a questo libro, forse all'inizio non è facile immergersi nel mondo e nella storia. Ci sono tanti POV, oltre a quelli dei tre personaggi principali. Ovviamente alla fine si ricollega tutto, però magari all’inizio la lettura è un po’ complessa.
Mi è dispiaciuto che il libro fosse così corto – sono circa 250 pagine. Avrei voluto leggere di più, esplorare di più questo mondo così particolare. Quindi aspetto assolutamente il secondo volume.
Un progetto molto curato
Una cosa che ho apprezzato molto è l’indice dei personaggi. Inoltre sono presenti le illustrazioni di Cavalcamondi, un’artista super talentuosa che ha saputo catturare davvero lo spirito dei personaggi. E come vi dicevo c'è anche la mappa. Queste cose sono presenti anche nella versione digitale.
Per cui per finire io vi consiglio assolutamente di leggere questo libro. Se cercate un fantasy italiano scritto bene, pensato bene e soprattutto molto curato, secondo me vi stupirà. 🌟